lunedì 8 gennaio 2007

Alift - Again

Dunque, dopo molto aspettare e aver lasciato scorrere un po' di acqua sotto il Ponte di Mezzo, abbiamo deciso di tornare ad ascoltare i nostri amici Alift, memori della tremenda impressione avuta a inizio anno.

In realtà bisognerebbe gia parlare di un concerto avvenuto al Millibar (Pisa) verso a metà Ottobre, funestato però, oltre che da un tremendo flyer raffigurante un distributore di benzina devastato dalla guerra atomica (che poi si è rivelato essere preso da una foto scattata in Calabria a un luogo realmente esistente), funestato dicevamo anche dal clima , che, offrendo il meglio di se' in un tremendo acquazzone, ha fatto sì che il locale fosse disertato e che il concerto si svolgesse tra pochi intimi. Chiaramente una serata del genere non fa assolutamente testo, ma bisogna qui riportare la prontezza cinematografica di Giorgio, bassista del gruppo, che maliziosamente interpellato a proposito della serata ha avuto a commentare : 'non può piovere per sempre' . Bravo, bisogna dire, bravo.

Ma torniamo alle cose importanti.

Come dicevamo all'inizio, abbiamo ascoltato di nuovo gli Alift, di nuovo al Millibar, e centrando per ventura anche una serata veramente particolare.
Oltre al membro 'esterno' James e grazie alle festività Spagnole di inizio Dicembre infatti, era presente anche il buon Raùl, prossimo medico ma primariamente chitarra acustica, ex-studente Erasmus e una delle anime del vecchio gruppo dei 'Los honguitos' che tempo fa animo' da solo un'intera generazione Erasmus qui a Pisa, prima di sciogliersi per necessità.

Quello che pensiamo della serata? Facile.
Un pubblico, nè straripante, nè esiguo, caldo al punto giusto, forse un bene per il tipo di repertorio proposto, che di certo non è da adunate oceaniche. Testimoni del rapporto speciale creatosi tra la band e i suoi fan, le solite facce degli aficionados degli Alift, sparse tra la gente e ormai usuale contorno di questi concerti. E questo è già un bel punto a favore.

Siamo stati poi piacevolmente colpiti dal repertorio musicale, che manifesta una notevole varietà rispetto a tempi passati, con il solito rock accompagnato da incursioni nel country, nel blues, nel melodico e sostenuto davvero da una gran voce. E' passato del tempo, i titoli dei pezzi non ce li ricordiamo, sono rimaste solo le sensazioni, e non sono niente male.
E per finire una bella nota di nostalgia, garantita dall'esibizione commossa di Raùl che per un attimo ci ha riportato a un paio di anni fa a un periodo sicuramente più leggero.

Una nota curiosa: il palco degli Alift comincia a essere sommerso di piccoli peluches: ricordiamo tra gli altri una giraffa, un ornitorinco, un porcospino e un castoro. Esortiamo uno qualunque dei membri degli alift a postare un elenco completo!

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